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Orario di apertura:

martedì: 17,00-19,30
mercoledì: 17,00-19,30
giovedì: 17,00-19,30

domenica 10/05
aperto 17-19,30

Sono previste altre aperture fuori orario

Altri giorni su appuntamento

 

16 aprile - 10 maggio 2009

 Giuseppe Cabras
F.F.O.
[fragile - frenetico - ordinario]
 

Il percorso di questa mostra, che segna l’esordio artistico dell'autore dopo una lunga esperienza come fotocronista, ruota attorno al tema della quotidianità, trae completa ispirazione dall’ordinario e rutilante incedere dei giorni. Cabras porta in mostra 15 istantanee e le cuce come a voler scrivere una sceneggiatura con un lungo piano sequenza. Il risultato è un’ unica grande immagine dove è possibile riconoscere il singolo frame che ha contribuito a comporla.

 


Zapping

La suggestione quasi cinematografica evocata dal lavoro del fotografo, dovuta alla disposizione filologica dei quadri, alla presenza di tutti gli ingredienti della settima arte – protagonista, differenti location, azione, emozioni, dettagli – ai colori saturi del cinemascope, lascia il posto all’obiettività tipica di un lucido sguardo sulla realtà. Il visitatore avrà infatti l’impressione di trovarsi man mano davanti ad un’indagine sui nostri giorni, un resoconto di cronaca che ha il valore della parabola. Ecco allora che prendono campo quelle fragilità e frenesie richiamate dal titolo dell’ esposizione. Tra impegni, ritardi, bulimie e ritmi sincopati viene chiaramente allo scoperto il pensiero dell’artista sul modo di vivere la vita, sulla generalizzata tendenza a prediligere la quantità rispetto alla qualità.

 


Il viaggio

"Nel mio lavoro essere spesso a contatto con la gente, avere più angoli di osservazione per seguire l'evoluzione della giornata è una regola e al contempo un privilegio", afferma Cabras. "Non vorrei mai che tutto si perdesse nella routine, come sfogliare ad esempio una pagina di giornale senza leggere, camminare senza guardare dove si sta andando". La lunga gavetta nelle file del fotogiornalismo fa dell'autore un ideale punto di partenza per una riflessione sulla contaminazione tra fotografia e linguaggio mediatico.

[Sandra Salvato]

Giuseppe Cabras, nato a Firenze il 16 luglio 1971, diplomato in studi classici, comincia da ragazzo come fotografo autodidatta e diviene fotogiornalista nel 2000. Ha lavorato a Firenze per l’agenzia Fotocronache, attualmente lavora per l’Agenzia New Press Photo.


[Al lavoro]

Lo studiolo di Campi: nel centro storico pedonale di Campi Bisenzio, a 30 minuti da Firenze. Bus 30 da S.Maria Novella, scendere in via Tintori (fermata "Tintori" subito dopo la COOP) e camminare per 7-8 minuti fino a Piazza Fra Ristoro. Lì, al n.53 di via S.Stefano, ci siamo noi.
 

Tutte le immagini sono
© dell'autore
 

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