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aprile - 10 maggio 2009
Giuseppe Cabras
F.F.O.
[fragile
- frenetico - ordinario]
Il
percorso di questa mostra, che segna lesordio
artistico dell'autore dopo una lunga esperienza come
fotocronista, ruota attorno al tema della
quotidianità, trae completa ispirazione
dallordinario e rutilante incedere dei giorni.
Cabras porta in mostra 15 istantanee e le cuce come a
voler scrivere una sceneggiatura con un lungo piano
sequenza. Il risultato è un unica grande
immagine dove è possibile riconoscere il singolo
frame che ha contribuito a comporla.
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Zapping
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La
suggestione quasi cinematografica evocata dal lavoro
del fotografo, dovuta alla disposizione filologica
dei quadri, alla presenza di tutti gli ingredienti
della settima arte protagonista, differenti
location, azione, emozioni, dettagli ai colori
saturi del cinemascope, lascia il posto
allobiettività tipica di un lucido sguardo
sulla realtà. Il visitatore avrà infatti
limpressione di trovarsi man mano davanti ad
unindagine sui nostri giorni, un resoconto di
cronaca che ha il valore della parabola. Ecco allora
che prendono campo quelle fragilità e frenesie
richiamate dal titolo dell esposizione. Tra
impegni, ritardi, bulimie e ritmi sincopati viene
chiaramente allo scoperto il pensiero
dellartista sul modo di vivere la vita, sulla
generalizzata tendenza a prediligere la quantità
rispetto alla qualità.
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Il viaggio
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"Nel
mio lavoro essere spesso a contatto con la gente,
avere più angoli di osservazione per seguire
l'evoluzione della giornata è una regola e al
contempo un privilegio", afferma Cabras.
"Non vorrei mai che tutto si perdesse nella
routine, come sfogliare ad esempio una pagina di
giornale senza leggere, camminare senza guardare dove
si sta andando". La lunga gavetta nelle file del
fotogiornalismo fa dell'autore un ideale punto di
partenza per una riflessione sulla contaminazione tra
fotografia e linguaggio mediatico.
[Sandra
Salvato]
Giuseppe
Cabras, nato a Firenze il 16 luglio 1971, diplomato
in studi classici, comincia da ragazzo come fotografo
autodidatta e diviene fotogiornalista nel 2000. Ha
lavorato a Firenze per lagenzia Fotocronache,
attualmente lavora per lAgenzia New Press
Photo.