"il35febbraio"
Remoto
e futuro
[figurazioni
- poesie - racconti]
Insieme
- no time enough -
accovacciati su quel pavimento (così freddo) -
fragili
a inventare la favola dei se
La tua voce sommessa
malinconie verbali.
Domani? Dormirai.
Ricameranno il dolore attorno al tuo pensare
Poi di colpo ti voltavo le spalle
- it's late -
e piangevo piano. [rp]
[Emiliano -
Ragazzo indiano - part.]
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Mattino
Ci sono
mattine nelle quali non si riesce proprio ad alzarsi
dal letto, oppure peggio, mattine nelle quali non si
trova pace né dentro né fuori dal letto. Ci sono
mattine che sembrano impossibili da affrontare,
mattine di cui non si vede la conclusione, mattine
che finiscono solo alla fine della giornata e si
legano alla mattina successiva che, di solito, si
presenta in modo migliore. Ci sono mattine nelle
quali la luce densa tipica delle città padane arriva
dritta al cervello senza lasciare scampo, mattine in
cui l'umanità del mattino che va al lavoro con il
tuo stesso treno diventa un'insopportabile giuria,
giuria che ti guarda in faccia e non capisce che
alcune mattine sono la semplice conseguenza di altre
sere, variamente passate, variamente godute, di
solito non programmate; sono le tipiche sere in cui
non si pensa al mattino, non si pensa al risveglio,
non si pensa alla luce che interromperà i sogni, non
si pensa alla giuria che sarà in treno ad
aspettarti; sono le tipiche sere in cui tutto è
concesso, le tipiche sere il cui unico problema è
che si faranno sorprendere dal mattino. [fl]
[Riccardo -
Occhi]
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Il
35 febbraio è il nome che si è dato un
gruppo di artisti con radici tra Veneto, Romagna e
Toscana, ma ramificazioni in territori diversi.
Beatrice,
Emiliano, Riccardo - sul loro sito web si firmano
soltanto con il nome - praticano l'arte come
strumento di descrizione e conoscenza. Tutti e tre
sono da anni impegnati nell'ambito delle arti visive
con opere che rivelano una riflessione sulle forme
apparenti della materia e sul loro interagire con la
struttura profonda. La suggestione che ne deriva si
basa su rimandi ad aspetti della fisica, della
chimica, della biologia che hanno qualcosa di oscuro,
allo stesso tempo primordiale e postmoderno,
primitivo e industriale. La materia, rivelata da
segni e accostamenti cromatici, dal gesto
manipolatorio, dal ritrovamento e dall'azione
assemblatrice, si semantizza, acquista significato,
stabilisce un contatto e un dialogo con altri
significati, tanto da stimolarne una reazione, da
permettere ulteriori accostamenti.
I testi
di Rossella Poli [rp] e Federico Longo [fl], benché
autonomi rispetto ai loro corrispondenti visivi,
stanno lì a confermare questa possibilità, offrendo
delle chiavi di lettura alle figurazioni e ricevendo
da esse quella materialità che la parola, da sola,
forse non riuscirebbe ad avere. [Paolo Pettinari]
[il35febbraio
è costituito da Federico Longo, Emiliano Milan,
Riccardo Milan, Rossella Poli, Beatrice Vendemiati.
Hanno all'attivo altre mostre collettive e iniziative
per le quali rimandiamo al loro sito web.]