16
- 27 maggio 2010
7 - 17 giugno 2010
Riccardo Milan
Quadri
sussurrati
Nove
opere di piccolo formato indagano la materia con
trepidazione, osservandone con occhi silenziosi le
connessioni, sezionandone con strumenti affilati i
corpi, gli agglomerati di molecole. C'è una lama di
rasoio che separa, ci sono mani che che muovono
pezzi, c'è una mente che dispone e compara. Il
risultato di questo lavorio maniacale è una stupita
descrizione del mondo fatta di frammenti emblematici.
Occhi immobili che osservano frantumi ordinati di
corpi, reperti di autopsie, scaglie di materia
inorganica, fluidi raggrumati. Ma questi frammenti
d'inquietante biologia, di colorata chimica, si
attraggono e respingono, stabiliscono relazioni,
acquistano senso nella comparazione, diventano
emblemi sensibili, per quanto ambigui, di idee
anch'esse frammentarie. Producendo infine verso chi
guarda sottili correnti, guizzi di energie psichiche,
che danno luogo a sussurrate entropie di sentimento. [Vedi il percorso della mostra.]
Riccardo
Milan, nato a Mirano (Venezia) nel 1976,
vive e lavora a Padova. Fa parte del gruppo
"il35febbraio" con cui ha già esposto in
varie collettive, l'ultima delle quali allo Studiolo
di Campi [vedi].
[il35febbraio è
costituito da Federico Longo, Emiliano Milan,
Riccardo Milan, Rossella Poli, Beatrice Vendemiati.
Hanno all'attivo altre mostre collettive e iniziative
per le quali rimandiamo al loro sito web.]
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Percorso
della mostra
[di
C.B.]
Parete
Ovest
[Occhi + Dietro]
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Decostruttivismo
ricostruttivo? Scomporre per ricomporre, ricostruire,
rivedere, riflettere.
Ecce homo.
L'uomo che viene dissezionato da un'analisi dei
sentimenti per capirne l'origine.
La comprensione si approfonda nella ricerca, in un
movimento del pennello e delle mani preciso e
meticoloso.
È
un'opera delicata e rispettosa, non provocatoria o
dissacratoria.
Rispetto
ed introspezione.
Il percorso parte da "occhi".
La paura. Il gruppo che si rinforza nell'unione.
Cosa c'è davanti a quel pertugio in cui tutti si
appostano angosciati a guardare?
Il fruitore.
È la speranza od un carnefice?
E cosa
c'è "dietro" quello
squarcio di luce bianca? Il punto di vista cambia.
Gli
stessi occhi che guardano fuori dal
quadro ora guardano dietro il quadro
e gli occhi improvvisamente siamo
noi con le nostre angosce quotidiane.
[Cervelli + Cuori]
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Cervelli
colorati, funzionanti, positivisti, illuministi,
razionali, idee che si realizzano, soluzioni che si
trovano, connessioni nervose che si compongono, ma
separati, staccati, soli, isolati.
Cuori
ripetuti e reiterati, massificati, ma anche pulsanti
e vivi. Un cuore è privo di colore, nel gruppo, non
vive, è incapace di pulsare, il sangue non è in
circolo. Non è. Non prova sensazioni o non le sa
provare, non è una colpa, è uno stato di fatto.
C'è un cuore grigio nel gruppo che non trasmette
emozioni. Nel gruppo.
Parete
Nord
[Lacrime + Incontri]
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Lacrime
come la pioggia, segni sottili lineari tranquilli
evocativi, lacrime argentate in silenzio, scendono
inesorabili, cadono. Lacrime emotive. Non è una
scelta.
Il gruppo, la famiglia, incontri:
cuori pulsano, cervelli
elaborano, occhi scrutano, emozioni.
incontri.
Parete
Est
[Lamette
+ Giungla
+ Pesci]
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Onirico.
Vorrei essere quel pesce. Nuota,
tranquillo, torna il colore. Nuota tranquillo come in
un sogno, sospeso. Sogno di essere quel pesce. Sogno
lamette colorate e perché no? Sogno la giungla.
Evado.
Ecce homo. Attento e impaurito. Vigile e onirico. In
gruppo e solitario. Responsabile e procrastinatore.
Commento
finale
Questo
percorso emoziona, non dà risposte, ma arricchisce.
Dà l'immagine di una generazione che vuole
ristabilire un contatto con le proprie radici, ma che
contestualmente utilizza le conoscenze acquisite con
il progresso della tecnologia e della scienza per
riscriverne i rapporti. E' un processo doloroso, ma
necessario, che spesso spaventa.
È la
mia generazione. [C.B.]