Sandro
Angiolini: "Scrivere poesie
oggi..."
1. Che funzione
ha la poesia? A cosa serve?
Scrivere Poesie oggi
significa entrare in contatto con il proprio
Io più profondo e parlarci, esprimendo poi
il tutto in righe scritte
2. Come è
cambiata la poesia negli ultimi 50 anni?
Oddio? E
cambiata? Non me ne sono accorto.
3. Come si
identifica oggi il linguaggio della poesia?
E completamente
diverso da quello dei social, e da
quello che usiamo sul nostro cellulare. Ha un
vocabolario più ampio, ritmi più variabili,
sintassi più inconsuete e ardite. E
più libero di una normale conversazione; in
questo senso la Poesia è comunque
anti-convenzionale.
4. Oralità,
scrittura, virtualità: come interagiscono i
differenti canali nella realizzazione del
testo poetico?
Per me scrivere
poesie è essenzialmente un processo
interiore, quindi tutti concorrono, in
qualche modo, a seconda delle
circostanze
Ma vedere il testo scritto
che avanza mentre lo spirito lo elabora è la
sensazione dominante, che dà maggiore
gratificazione.
5 Qual è lo
status del poeta? Perché oggi uno
spacciatore o un pornografo sono più
accettati socialmente di un poeta?
Ho dei dubbi che in
realtà lo siano. Di sicuro attraggono
maggiore attenzione, e questo soprattutto per
ragioni evoluzionistiche: la specie Umana è
sempre stata più attenta a temi come il
sesso o la morte, per lo spirito di
sopravvivenza. E dato che viviamo in una
società dello spettacolo/comunicazione
questi temi continuano ad essere dominanti,
proprio perché toccano corde profonde. Se
Eva avesse tradito Adamo per un sonetto
invece che per una mela forse sarebbe stato
diverso
Una possibile soluzione? Forse
bisognerebbe che ci fossero più premi per le
migliori poesie, a tutte le età.
[Sandro Angiolini]
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