Roberto Mosi:
"Le onde accarezzano..."
La
nuova stagione
Le
onde accarezzano
il mio passo sulla sabbia
fra i resti delle mareggiate
invernali, una festa di colori
sulle dune, la soldanella
rosa, i cardi viola, il giallo
del papavero delle spiagge.
Cammino
in compagnia
di pensieri per la nuova
stagione della poesia: si sta,
forse, liberando dal fondo
opaco delle imitazioni,
dagli sperimenti futuristi,
da oscurità incomprensibili?
Nelle
voci che porta il vento
nel volo di rondine delle pagine
suonano parole sincere
immerse nel flusso dei giorni,
interpreti di sogni, di dolori
di affetti che tracciano
larcobaleno della vita.
Vengono
incontro amici,
arbitri vestiti di nero,
in mano libri di poesia
parlano, scuotono la testa
le bocche storte, i piedi
impigliati nelle posidonie
strappate dal fondo del mare.
Ragazzi
al largo sono
in attesa che il vento sollevi
onde lunghe da cavalcare
danzando sulle tavole
fra scie di spruzzi.
Giovani scendono in acqua
su windsurf trascinati da gonfi
aquiloni, sulla tela disegnati
versi di rivolta, damore.
Bambini
giocano con parole
poche e rare, scoprono
versi
pazzi, come il cavallo imbizzarrito,
ardenti come il fuoco *, scintille
di felicità, di riscatto dalla paura.
Affidano
parole al vento
volano sulle dune, sfiorano i fiori
che annunciano la nuova stagione.
* Dallintervista
alla poetessa Chandra Livia Candiani, a cura
di Maria Novella De Luca, Il Venerdì
di Repubblica, 20 aprile 2018.
[Roberto Mosi]
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