"L'area di Broca", XXVI, 70, 1999
COLORI
Maria Grazia Lenisa
Ragione e follia
"l'étoile a pleuré rose
au coer de tes oreilles"
Arthur Rimbaud
Bianco profondo, boa dell'infinito, ritenta il nero
sopra il foglio bianco
e dà suono ai colori,
la favella del bleu, del giallo clona lune e soli.
Miei capelli dorati di alveare, poeta verde di cui
sono aralda,
tu mi lanciasti l'erre tra le labbra, "la stella pianse...
in seno alle mie orecchie".
E' così rosa l'ignoranza
(a) vìda: inventare la dea della fontana, il dio dell'erba,
il sindaco del tuono, credere al sogno che ti raccomanda
la poesia perché regni nell'uomo.
Ma Lei si apparta
come chi si spoglia e cauta guarda la parola corpo,
qualcosa manca, un seno oppure l'ali.
Qui m'attorciglio come fossi un boa intorno al fusto
di me stessa, albero e tentazione ultima vissuta
che sporge il ramo per donarmi il frutto
Ahimé
d'amore non sapremo nulla che il foglio bianco
ove cadde una goccia, uccello morto con le zampe
in alto, occhi del cielo a ricercare il volo.
Dimentica
di tutto?