Indice L'area di Broca
 
L'Area di Broca
Indice n.70
 

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"L'area di Broca", XXVI, 70, 1999

COLORI

 

Sergio Pazzini

da I colori del buio
 

L'ambulatorio dell'oculista era a pochi passi dalla grande piazza che si apriva sul lago; il dottore, un uomo alto e taciturno, indossava un camice bianco, mi fece sedere su uno sgabello bianco, sotto una luce bianca e lattiginosa, sembrava che già sapesse tutto di me. Era così interessato a quel bulbo spento che mi stupì; più volte lo dovetti aprire e guardare in mille direzioni; lo palpò con le dita, ma non disse nulla. recitando la solita litania:
   "Guardi in alto, in basso, a sinistra, lentamente a destra, di fronte, bene così".
   Obbedivo a quegli ordini come avevo sempre fatto durante le visite. Deciso mise il collirio in entrambi gli occhi: improvviso e inaspettato un dolore violento scosse la mia persona.
   Avevo perso ogni capacità di capire, di rendermi conto di ciò che mi stava accadendo; sentivo gli occhi gonfiarsi sempre di più come colpiti con un tizzone ardente. Stordito dal dolore, l'ambulatorio aveva perso ogni riferimento e la grande lampada accesa alimentava la sofferenza; urlai, gli oggetti mi apparivano deformati: il letto, gli strumenti, lo sgabello, tutto sembrava sospeso nel vuoto, non capivo dove fosse la porta per scappare da quell'inferno. Ero in balia della rabbia. (...)
   Fuori dall'ambulatorio mi si presentò un universo lunare, di suoni incomprensibili, di luci sconosciute che mi sfioravano come se mi volessero portare con loro; avevo paura, ogni cosa la sentivo venire addosso: i palazzi, le macchine, la gente; tutto era come sospeso nel vuoto e volteggiava in una luce maledetta che mi impediva di vedere. Sembrava fossimo rimasti solo noi due sulla terra: io e chi mi aveva condannato a vivere i colori del buio.

 


 
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