"L'area di Broca", XXVI, 70, 1999
COLORI
Serena Stefani
Stoà poikìle
I. Stoà
poikìle,
portico
mio variopinto,
porta del verde
che stringi
ecco
ti stingi di unito monotono sine variato
senza più fiori (eri poliforo) d'orto
monocromo il muro senza più fori.
Colo - dell'iride - ora sei nero.
II. Io orto e portale
verde nel fiore e bianco per pietra.
Sguardo di garden ed arco gardenia
di foro radice. Chiuso, infitto
di steli (infinito) stilo riflesso,
pilastro di Te
(flesso alle forme col sole)
L'anima è in ogni Dio, l'ateo
mondo che specchia bigie formiche.
C'è nelle fila (solcano stretto
pertugio) ansia, alimento, serena:
molli//che fra//m//menti d'atarassia.
III. Rosso di suolo biscotto
sostiene del mondo la scalatura:
quell'arco
di nero
di verde
la luce,
le foglie
ed il bianco.
Il bianco-parete, il grigio-parasta.
E verde
che mangia la pietra, che dura.
Verdura. Con testo di patio,
di passio pensiero. Un Eden di Idee.
Un arco baleno.
(Partiamo da Cipro col prossimo blu).