Indice L'area di Broca
 
L'Area di Broca
Indice n.73-74
 

Mediateca Italiana
 
Mediateca Italiana

 

 

"L'area di Broca", XXVIII, 73-74, 2001

TERRA

 

Roberta Biagiarelli - Giovanna Giovannozzi - Simona Gonella

A come Srebrenica
 

PROLOGO

Io sono nata in un paese davanti al mare MAGNA!
Da bambina io mangiavo poco MAGNA!
(d'un fiato) e quando mia nonna mi rincorreva col cucchiaio in mano io scappavo fino alla riva. (pausa)
Lì ero costretta a fermarmi MAGNA!
Dove va tutta quest'acqua? AHH, RICOMINCI CO' 'STA STORIA
Cosa c'è sotto? CO' SO IO, NON SO MANCO NOTA'
Dove finisce il mare?
Cosa c'è dall'altra parte?
Cosa c'è dall'altra parte?
Cosa c'è dall'altra parte?
Sì testona, te l'ho dett' un sac de volt, ce 'na tera com la nostra. E ade' sta zitta e magna!
Allora io pensavo: proprio davanti a me - oltre il mare - c'è una spiaggia - dove una bambina corre - per sfuggire al pancotto - e alla nonna.
Poi sono andata alle elementari e ho scoperto che la mia terra si chiama Italia ed è fatta a forma di stivale.
Le Marche verdi, l'Umbria marrone, il Lazio rosso... Uno stivale vestito d'arlecchino, e dall'altra parte? C'è na tera com la nostra ... un altro stivale!
E io già me li vedevo uno accanto all'altro un bel paio di stivali.
Io mi alzavo anche sulla punta dei piedi per vederli 'sti stivali, ma c'era solo il mare, e poi mare, e mare, e una linea blu giù in fondo. Di terra manco l'ombra.
Ma co' dici? Com te vien certe storie?
A come albero, B come barca, C come cane, D come dado, E come elica, F come farfalla, G come gatto, gnomo, ghianda, H come... niente, I come imbuto, L come luna, M come mucca, N come naso, O come orologio, P come prezzemolina, che era una bambina così povera che per sfamare i suoi fratellini andava a rubare il prezzemolo nell'orto di una strega cattiva, Q come quando la strega morì vissero tutti felici e contenti, R come raccontamene un'altra, S come le sette leghe degli stivali, T come Topolino, U come una, V come volta.
Alla Z come zebra sapevo leggere.
Io le cose le imparo così.
Quando ne so abbastanza, riordino tutto col mio alfabeto.
Per un po' di tempo me la sono dimenticata questa terra oltre il mare. Io di qua,
lei di là
Io di qua. Lei di là. Ma sulla bocca di tutti: giornali, televisione, TG, speciali, conferenze, opinionisti, esperti, inviati...
Non ci capivo niente. Non ci ho capito niente per un bel po', parlavano di guerra, questo sì l'avevo capito, quella era una storia di guerra, ma per il resto...
Ma cosa c'è dall'altra parte?... ce 'na tera come la nostra...
Ho letto, ho ascoltato, ho letto, ho letto ancora, ho domandato... era tutto finito di là, però io continuavo a leggere, a chiedere, ad ascoltare... oh!
Una malattia: Effetto Bosnia: quella terra, quella guerra non ti lasciano più. Nomi, documenti, date, immagini. Voci.
Una guerra di storie.
Voci, nomi, documenti, date, immagini. Città... in mezzo a tante una: esemplare.
Una piccola città della Bosnia orientale:
Srebrenica.
Allora ho fatto come da bambina, ho riordinato tutto con l'alfabeto per riuscire a vederla Srebrenica - io le cose le imparo così - come da bambina, mi sono messa sulla punta dei piedi e ho cercato le parole.

* Il testo si riferisce allo spettacolo teatrale omonimo (cfr. nota bio-bibl. di R.Biagiarelli)
 


 
Inizio