"L'area di Broca", XXIX, 75, 2002

AMICIZIA / COOPERAZIONE

 

Mario Fresa

Lettera in bottiglia per un amico mai nato
 

Dicevi, ferito: "difficile attendere
i fuochi, ahi! con la mano leggera" ;
dicevi, le dita camminando
sull'amore confuso, in fretta,
le vene grosse, sulla lunga
finestra dei rumori. Rientra,
allora; non aspettare l'implorata
bellezza della dolce quadratura,
nella stretta misteriosa degli inviti :
sopra e sotto le tue mani
non lasceranno che acute punte,
bianche; gli occhi perduti
non parleranno che di fredda
stanchezza. I tuoi gesti
come docili insetti,
che forse mi perdoneranno.
Tu vieni, allora; ma i tuoi denti
sono scesi nella bestemmia
del lungo buio; vieni :
guarda la mia bocca tagliata
dal nastro interminabile
del pianto. Vieni sulla scala
fermentata dagli odori, dove
ho trovata la percossa
dei falsi giuramenti; vedi,
gli spigoli caldi della bocca
non asciugati ancora: oh m'assomigli
nella tua morte. Guarda il cemento
sopra l'unghia infinita
della mia pazzia. Tu vieni,
e la mia mano si brucerà
nel gèmito segreto della luce;
custodiranno le tue rosse
mani la maglia rovinata
dell'inverno.