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L'Area di Broca
Indice n.76-77
 

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"L'area di Broca", XXIX-XXX, 76-77, 2002-2003

CONTRO

 

Leopoldo Attolico

Tre poesie
 

Mitico peppino

Quando il pettine si riempirà di nodi
vorrà dire che tutti i nodi son venuti al pettine!"
vaticinava acutamente giuseppe conte
di fronte a una platea che pendeva dalle sue labbra
tutta tesa a capire dove andava a parare
la latitanza di quel significante
travestito da espressione figurata
non precisamente affascinante.
Ma il mitico Giuseppe
non amava decriptare i suoi agudezas desultori;
una scontrosa passione per la condizione umana
gli dettava allarmanti così è se vi pare
da esplicitare solo alla fine,
nei tempi lunghi dell'altrui pazienza;
e passò oltre
lasciando lo scoppio ritardato
drammaticamente in balìa di matasse di sebo
gordianerie forfora e untuosità varie
 

Quando la poesia "non quaglia "
(A Charles Baudelaire)

A me la sintesi fulminea!
A me la digitale purpurea!
A me l'algoritmo paleozoico
il gargarismo di Polifemo
l'urlo della Sirena
la vampa ghiaccia del suo fantasma
la gomitata ad hoc dell'alma de mi alma!
Qui ci vuole una scossa!
Inferi, intervenite, spaziateci il cervello
la spaziani ci pargheggia nel soggiorno!
Aiuto! Il diorama beccheggia
e non si tratta di dado
ma del brodo non tratto che traccheggia!

Quindi, gran Charles
vista la situazione
scollati da trés maudit
fammi una visitina qualche volta
cabra su questa pagina
paterecciami nell'anima
digrigna queste rime sonnolente
smanettale
scarduffale
fanne una primavera esantematica
tanto poi ci pensano i medicamenta della valduga!
 

I nomi del fuoco

Quando
scombussolato da un volo dolcissimo di api
sono incinto di un verso

inBiagito tra una resulta d'ossa
e un colore che mette le ali,
io penso ad andreotti

Quando
sceverando isotopi radioattivi
giungo a un segnale forte
pienotto vitaminico
rassicurante e tonico
io penso a de michelis
ma tampono andreotti

Quando nell'Oulipo di zanzotto
si accende la lampadina
e le parole si colpiscono a vicenda
sbranandosi con educato mestiere,
pur nella sintomaticità
di una scheggia
io oppongo quattro versi in italiano
e due giaculatorie in stretto trevigiano.
E riecco andreotti

Quando, per titoli esemplari
(templari del dissenso)
ripenso a questa vita bella e disperata
di eterni raccomandati,
strapenso ad andreotti

e quando poi alla fine finisco di pensare
e una sottile incandescenza
parla dentro di me
agonista e deuter
della mia stessa scrittura,
chiedo all'ispirazione di dirmi le parole
i Nomi della vita che lei conosce bene
per virtù gnoseologica,
anche quelli che scottano
che sono reticenti
che sono i più gelosi
perché più Cosa Nostra non si può

e penso che andreotti
li ha tutti nell'agenda
 


 
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