"L'area di Broca", XXIX-XXX, 76-77, 2002-2003
CONTRO
Maria Pia Moschini
Biorama
Parodiade in tre atti(mi) e un flash
Biosole che ci scaldi e rimbambi,
sole bio ad alta definizione
in effusione delirante,
in macule allucinazione.
Biosole che stramazzi
su cortine malate
a sprazzi di scintille,
erogate in facole a rischio
di pupille:
giace in me l'antibio,
l'egotico fanciullo
che scherza con il fuoco
e s'impenna nel salto rocambòle.
Biosole, occhio distante,
per retine ulcerato
ti sfido
in occlusioni
antibioetiche
in pulsioni flambé.
Ad libitum.
Biomare in gelo standard,
nero assetto di vischio
che ristagna.
Mare bio luculliano
predatore di navi,
in belletto e kajal
truccato ad arte.
L'antibio che mi strina
è una brina precoce,
m'invecchio e mi sottraggo
allo specchio di verità
beltà.
Delle mie brame il pack
che diluisce il canto
di sirene polene,
in isole vaganti
(kraken disseminati
a titanici splash).
Ballo in liscia balera
un bio bio bio bio mare
sul fare della sera.
Bioterra melangola,
amara arancia frangula
(l'etichetta declina
l'omertosa ninnante
canzoncina),
terra bio che ti strappi
boschi e campagne
con i denti del cane
e resti nuda, a tratti,
in siccità percorse
da furibondi scrosci,
in paradossi arcaici:
mi vesto in camuflaggio
da mimetico bellum,
sono il vietcong/il marine
che sbarca e sul confine
pianta il labaro verde,
l'antibio che non perde
l'esotica occasione
per una schiccherante
confusione.
Bio terra madre
non ti sono più padre.
Ho chiesto l'annullante
sacrorotante addio.
IO sono
Bbb(D)ioooo
Flash
Macbeth - Avrà sangue, dicono, vuole sangue.
Pietre si sono mosse, pare, alberi
hanno parlato; presagi e spiegazioni
di nessi hanno svelato
con le voci di corvi, gazze, taccole,
l'assassinio più occulto.
A che punto è la notte?