"L'area di Broca", XXIX-XXX, 76-77, 2002-2003
CONTRO
Andrea Sirotti
Controcorrente
Mercoledì. La mia classe, una terza liceo scientifico, è davanti a me: questionario di letteratura inglese. "È la simulazione di una terza prova di esame", avevo detto.
Sono tutti concentrati, intenti. Fingono di accettare. Qualcuno si mette subito a scrivere, veloce; qualcuno si guarda intorno e aspetta un suggerimento o il momento giusto per consultare un bigliettino miniaturizzato preparato con cura la sera prima.
Non ci sono problemi, oggi. Il professore sembra svagato: non ci controlla come al solito, ma è tutto preso a scrivere qualcosa sul retro di una fotocopia avanzata.
Alzo la testa e li guardo. I ragazzi: impacciati, aggressivi, teneri, cialtroni, spacconi, problematici, terribili, viziati, creativi, repressi. E le ragazze: perbenino, studiose, assorte, misteriose, enigmatiche, vitali, terribili, viziate, creative, represse. Tutti vestiti uguali. Sulle scarpe di gomma multicolori c'è una specie di boomerang oppure tre righe trasversali (due squadre? Due finte tribù?). Felpe con ampie scritte da stazione di servizio (diesel, gas). Una di loro porta la scritta GUESS? sul seno. Cosa si deve indovinare? Quello che c'è dentro al cuore oppure la marca del reggiseno sexy?
E poi tanti zaini antinebbia, psichedelici, invincibili. Appoggiati in terra che quando passi tra i banchi senti sotto le suole le fibbie di plastica dei lacciolini.
Poi c'è lei. L'aliena dal nome buffo. Bassina, sempre silenziosa. Tutta testa. Tanti capelli crespi. Pantaloni troppo corti e larghi (gli stessi dalla prima: da quando anche lei era più corta e larga). Scarpe di gomma con la suola troppo alta (andavano di moda 3 anni fa) e colore improbabile. Golfino geometrico da prontomoda. Alle caviglie si vedono calze bianche di lana lavorata. Nessun boomerang, nessuna scritta, nessuna riga.
Che fai tu qua? Chi sei veramente? Qualcuno ti ascolta? Cosa provi quando impassibile accogli il mio ennesimo brutto voto?
Piccola egiziana dagli occhi grandi, così verdi, così incongrui.
Mentre ti osservo, noto che con indifferenza tiri fuori il libro da sotto il banco. Non mi guardi nemmeno. Ricopi la trama dei Canterbury Tales (Dov'è poi Canterbury? E chi sono quei pellegrini? A te, 'l'infedele', cosa può importare?)
Ti lascio fare e ricomincio a scrivere.