"L'area di Broca", XXXI-XXXII, 80-81, 2004-2005
Numeri, numeri...
Giovanni Stefano Savino
Una poesia (LVIII)
Dalla casa di via da Verrazzano
di spalle uscendo, la casa del padre,
non tagliati i capelli sulla nuca,
col cappotto marrone, di mattina,
presto, come chi teme di incontrare
gente, il muro alto come allora e poi
distrutto, lascio, e lo so, cinque gocce,
sul pavimento lucido, di sangue;
formano disseccate cinque gore.
Da ragazzo in via Verdi sul carretto
di Filémone e Bauci*, sempre insieme,
se non divisi per odio dal fascio,
leggevo titoli e date e provavo
del numero vertigine ed incanto.
20 ottobre 2004
(da "Obbligato passaggio").
* di Filémone e Bauci: Ovidio, Metamorfosi, libro VIII.